il progetto nasce da un'idea di Doriana Cisonno e Francesca Radina in collaborazione con il Centro operativo per l'archeologia di Bari e dalla sinergia fra gli uffici periferici del Ministero per i Beni e le Attività culturali - Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Regione Puglia, l'APT della Provincia di Bari, la Parrocchia Cattedrale di Bari ed Eventi d'Autore, nell'ambito del progetto turistico "Città Aperte in Estate 2009".
L'intento è di far conoscere al pubblico le suggestive aree archeologiche racchiuse nei sotterranei di alcuni edifici monumentali della Città vecchia di Bari, veri e propri testimoni delle millenarie vicende storiche con il supporto didattico e scientifico degli archeologi. L’ itinerario condurrà i visitatori attraverso tre siti archeologici distinti, ognuno dei quali rivela stratificazioni complesse nascoste nel sottosuolo della città. Non collegati tra loro, questi siti possono essere facilmente raggiunti seguendo un agevole percorso in superficie. Ad ogni tappa, si avrà l'opportunità di scendere nel passato sino all'età romana e poi tardo antica, scoprendo i resti della chiesa paleocristiana con il suo mosaico figurato di straordinaria bellezza; impostata direttamente al di sopra dei resti più antichi, si disvela poi la Bari bizantina, con i ricchi decori delle sue tante chiese e i sorprendenti scorci urbani in cui rivive la brulicante cittadina di mille anni fa.
E’ importante sottolineare il livello strettamente didattico-scientifico perseguito nello svolgimento del progetto “Bari Sotterranea" non semplicemente legato allo svago turistico o di maniera, ma finalizzato nello specifico alla divulgazione e comunicazione del patrimonio archeologico territoriale con il supporto di esperti archeologi, protagonisti delle stesse ricerche e indagini archeologiche nella città vecchia di Bari, per facilitare e stimolare la comprensione delle complesse stratificazioni insediative conservate nel sottosuolo urbano, spesso di difficile lettura e interpretazione.
A - Castello Normanno-Svevo ,
Prima tappa
Il suggestivo percorso tra le principali aree archeologiche della città di Bari, le cui origini risalgono all’età del Bronzo, prende avvio dal Castello Normanno-Svevo, tra le cui fondamenta si celano i resti dell’abitato bizantino (X sec. D.c.) preesistente l’impianto della fortezza: al di sotto dell’ala Nord del Castello, indagini di scavo condotte negli anni ’70 hanno riportato alla luce i resti del quartiere sacro della città, con la porzione residua di una chiesa e l’adiacente sepolcreto.
B - Cattedrale romanica ,
Seconda tappa
Il viaggio prosegue nel “Succorpo” della Cattedrale romanica, area di straordinario interesse storico e archeologico che racchiude resti stratificati risalenti ad una fase compresa tra età romana e Medioevo. Negli ambienti del “Succorpo” si dispiega un’articolata area archeologica il cui elemento di maggior pregio è il mosaico policromo voluto da Timoteo, intorno al VI secolo d.C., per decorare la Basilica di S. Maria, colui che, grazie all’aiuto divino, finanziò il completamento dell’opera pavimentale.
C - Palazzo Simi ,
Terza tappa
La terza tappa è l’area archeologica racchiusa nei sotterranei di Palazzo Simi, sede del Centro operativo per l’Archeologia di Bari, che cela i resti di edifici risalenti ad epoche successive, articolati in una sorprendente sequenza stratigrafica messa in luce dai recenti scavi: alla base si osservano i resti di murature appartenenti ad una dimora di età romana imperiale a diretto contatto con la quale fu successivamente impostata una chiesetta bizantina che conserva l’altare e tracce di affreschi policromi.